Intervista

Mattia Canevari Energy Manager GNV GRANDI NAVI VELOCI

 

 

 

Come organizzare il processo di efficientamento energetico dopo il COVID-19

Credo che il processo di efficientamento energetico post Covid-19, indipendentemente dal settore di appartenenza, dovrà vedere un cambiamento imposto dall’adattamento al nuovo scenario economico che, per le realtà meno organizzate e più deboli, si tradurrà in un ridimensionamento interno.                    Dovranno essere incentivate le attività di monitoraggio da remoto (e di remote assistance in termini di manutenzioni), l’inserimento di sistemi di controllo e misuratori di consumi e potenze, l’utilizzo di tecnologie a supporto di una gestione energetica strutturata, senza dimenticare l’elemento oggi più essenziale, la sicurezza degli ambienti di lavoro e di quelli destinati alla propria clientela.

Il tragico diffondersi del virus spinge la filiera dell’energia a concentrarsi su ragionamenti in prospettiva e sviluppo di nuovi modelli strategici; all’uscita di questo periodo, la capacità d’investimento sarà ridotta e le aziende dovranno essere “smart” nel saper cogliere le opportunità d’innovazione che il mercato offrirà, ma al contempo lavorare su di una riduzione dell’intensità energetica. I comportamenti che metteremo in atto, dovranno mirare ad un uso razionale dell’energia, con l’obiettivo, anzi la priorità, di eliminare qualsiasi spreco.

Elemento essenziale sarà il supporto delle Istituzioni Internazionali al mondo dell’Industria, nell’avviare un “Green New Deal” globale, con una forte concentrazione di capitali pubblici e privati indirizzati al miglioramento dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale. In tal senso il nostro Paese avrà la possibilità di giocare un ruolo da protagonista, facendo tesoro della drammatica esperienza vissuta ed introducendo quei meccanismi fondamentali per una semplificazione ed una accelerazione degli iter burocratici per una rapida ripartenza.

 

Sostenibilità Ambientale e COVID-19. Cos’è cambiato ?

Efficienza Energetica ed Ambiente sono concetti che, sebbene trovino spesso divisioni all’interno delle realtà aziendali, seguono un percorso parallelo verso obiettivi legati indissolubilmente tra di loro.

Oggi più che mai, l’avvento della pandemia ci ha messo di fronte ad una nuova sfida, a un nuovo modo di interagire, sia in ambito professionale che privato, ma soprattutto dovrebbe averci portato ad aprire gli occhi su uno dei cambiamenti più evidenti in questi giorni: l’aria è più pulita, l’ambiente respira.

I dati provenienti da osservazioni satellitari dimostrano come vi sia stata una significativa riduzione dei livelli di inquinamento atmosferico, basti pensare che i livelli di NO2 nelle principali regioni del Nord, con la città di Milano in testa, hanno registrato riduzioni di oltre il 40%. Saranno fatte analisi e ricerche approfondite sulle motivazioni, ma non è un caso che questo sia accaduto nel momento di forte contrazione delle attività industriali e dei traffici su strada. Si dovrà dare un maggior impulso alle autostrade del mare, sottolineando la loro maggiore sostenibilità ambientale. Da questa terribile esperienza è necessario, anzi doveroso, cambiare l’ordine delle priorità.

Le regioni più industrializzate d’Italia sono state le più colpite dal virus, anche questo non è un caso; potrebbe sussistere una qualche relazione tra la diffusione del virus ed il livello di inquinamento, il che per il futuro deve necessariamente far riflettere tutti noi.

Il mio è un auspicio di cambiamento, la speranza che l’industria, le istituzioni nazionali ed internazionali, spingano sempre più sull’uso efficiente dell’energia, sulle rinnovabili, sulla mobilità sostenibile, sull’innovazione tecnologia e la ricerca.

Non possiamo permetterci di tornare indietro, da anni ormai ce lo chiede l’ambiente; oggi lo conferma – se di conferme vi era ancora bisogno – la salute pubblica.

© 2017 Brainz Italy s.r.l. - All right reserved

Designed and Developed by Brainz Italy SRL.