Intervista a:

Davide Caprino Energy Efficiency Business Developer ENERGY TEAM

 

 

 

 

Qual è il valore delle diagnosi nel settore GDO e Retail?

Nei punti vendita della GDO il consumo di energia elettrica è di gran lunga superiore rispetto a quello degli  altri vettori energetici.
Un’attenta e dettagliata analisi di consumi e performance di carichi importanti come i frigoriferi alimentari, i reparti di lavorazione, l’illuminazione delle aree di vendita e dei magazzini, l’illuminazione dei parcheggi interni o esterni a servizio dell’utenza, come il condizionamento ambientale (riscaldamento e
raffrescamento) sono fondamentali per una suddivisione dei consumi e per individuare gli eventuali sprechi
energetici.
In questo caso, l’efficienza energetica parte proprio dall’eliminazione degli sprechi e da una corretta gestione dei consumi; il valore dell’informazione misurata durante un’accurata Diagnosi Energetica può fornire gli strumenti più adatti e indicare come intervenire senza investire in denaro ma aumentando la consapevolezza di tutti i soggetti circa una corretta gestione dell’energia.

 

Perché fare una diagnosi?

Durante le nostre attività di consulenza energetica, molto spesso ci viene chiesto supporto per costruire un sistema di acquisizione dei dati utile a fornire le giuste informazioni per poi affrontare impostanti scelte di investimento e di gestione degli impianti.
L’acquisizione di dati durante la diagnosi energetica permette una corretta e precisa fotografia dei consumi energetici dell’azienda analizzata; le informazioni raccolte si incrociano con dati di produzione sia in senso industriale (pezzi/tonnellate prodotte) che energetico (Sm3 aria compressa/vapore) per raggiungere una giusta analisi dei centri di costo energetici in esame e un dettagliato elenco di misure energetiche.
Questo metodo ha già portato risultati significativi soprattutto a quei clienti che hanno eseguito le Diagnosi Energetiche negli anni precedenti il D.Lgs. 102 del 2014 che le ha rese obbligatorie per alcuni soggetti. Le informazioni raccolte, grazie ai dati storici e alla loro continua acquisizione, sono sicuramente maggiori e di qualità superiore rispetto a quelle degli utenti che affrontano la loro prima diagnosi con dati scarsi e non puntuali.
Nelle mani di un Esperto di Gestione dell’Energia, queste informazioni diventano poi strumenti potenti ed indispensabili per una corretta pianificazioni degli interventi.
A supporto di questa tesi nel maggio 2017 ENEA pubblica le prime “Linee Guida per il Monitoraggio Energetico”, inizialmente rivolte genericamente all’ambito industriale e successivamente anche al terziario, raffinando i modelli sui vari settori (GDO, Banche, ecc.); il modello proposto prevede una parzializzazione dei consumi energetici secondo livelli progressivi di disaggregazione, alla base delle analisi minime di ogni Diagnosi Energetica.

 

Chi sono i soggetti obbligati?

Il settore dell’energia in Italia, è sottoposto a modifiche normative che ne influenzano profondamente le dinamiche e le prospettive; il recepimento della Direttiva Europea 27/12 sull’Efficienza Energetica ha portato (tramite il D.lgs. 102/14) un primo cambiamento sostanziale delle politiche energetiche, indicando un percorso di efficienza energetica obbligatorio per alcuni soggetti che per la prima volta si sono trovati a confrontarsi con la gestione del centro di costo “Energy” sia dal punto di vista della riduzione dei consumi a parità di produzione che in un’ottica di maggiore sostenibilità.
L’obbligo di effettuare una Diagnosi Energetica (da leggere soprattutto come opportunità) interessa le imprese energivore e nuove energivore con consumi maggiori di 1 GWh/anno e le grandi imprese caratterizzate da un numero di dipendenti maggiore di 250 e da un fatturato oltre i 50 milioni di € ovvero
con bilancio totale annuo maggiore di 43 milioni di €.
Questi soggetti dovranno effettuare, entro il 5 dicembre 2019, una diagnosi energetica basata su dati operativi relativi al consumo di energia aggiornati, misurati e tracciabili. Questo è quanto stabilito dalle linee guida di ENEA per l’individuazione di un piano di monitoraggio da implementare nell’anno precedente la scadenza della successiva Diagnosi Energetica (ad esempio nel caso delle Diagnosi da presentare nel 2019 il Piano di Monitoraggio dovrà essere relativo ai consumi del 2018).
Ricordiamo che le aziende obbligate a realizzare la Diagnosi Energetica entro lo scorso 05/12/15, dovranno aggiornarla entro il prossimo 05/12/19 utilizzando i dati di consumo del 2018.

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